mercoledì 23 aprile 2014

L' arretratezza Russa

La Russia di Dostojevskij  si fondava  su'un aristocrazia terriera assenteista, propensa a consumare le proprie rendite piuttosto che investire per ottenere miglioramenti e modernizzazioni del sistema produttivo.
I contadini relegati al ruolo di servi subivano parallelamente l'introduzione di strutture economiche a loro sconosciute, che tuttavia venivano strumentalizzate a loro sfavore e contribuirono ad accelerare il processo di disgregazione del paese attraverso una rottura dei vecchi equilibri non accettata dal popolo.
In un quadro di questo genere è celebre la citazione presente nel libro:

"bruci l'intero mondo purchè io stia bene"

Da questo punto di vista diventa comprensibile la critica dell'autore verso la scienza e la tecnica occidentali che vengono presentate come degenerazioni razionalistiche capaci di trasformare la società russa in una società capitalista. La sua risposta è tuttavia utopistica: la realizzazione di una rigenerazione autenticamente cristiana della società e la realizzazione della società russo-ortodossa.



Un fervente dibattito ideologico

In Russia, all'arretratezza sociale e politica si contrapponeva un grande dinamismo sotto il profilo culturale e del dibattito ideologico. L'avvento al trono di Alessandro II provocò nel popolo la crescita di forti speranze di rinnovamento, soprattutto in seguito alle prime riforme di stampo liberalistico attuate dal sovrano, tra le quali per l'appunto l'abolizione della servitù della gleba (1861). In breve tempo si tornò ad un indirizzo autocratico, con conseguente allontanamento della borghesia colta e del popolo dall'ideologia del potere statale.




Nota: Servitù della gleba.
La Russia di Alessandro II

Se da un lato la rivoluzione industriale aveva consentito alla Gran Bretagna di divenire il paese più avanzato sul piano economico, dall'altro la Russia costituiva l'emblema dell'arretratezza, che si contrapponeva ad un fervente dibattito ideologico, poi culminata nella repressione poliziesca che portò alla diffusione della pratica cospiratoria. Difatti lo zar è assassinato nel 1881 da un attentatore anarchico.

Di seguito un'immagine dell'attentato:

Contesto Storico:

La stesura del "romanzo" avvenne tra il 1821-1880 circa.
Il romanzo infatti descrive un ampio e completo quadro della società russa nel periodo di reggenza dello zar Alessandro II.